Nonostante problemi di approvvigionamento, incentivi statali esauriti e supply chain sotto sforzo, il primo semestre 2021 segna un record di vendite a livello mondiale.
I numeri sono importanti: nella prima metà del 2021 sono state vendute nel mondo 2,6 milioni di auto elettriche. Facendo segnare un + 160% rispetto al primo semestre 2020. Parliamo di veicoli completamente elettrici e veicoli elettrici ibridi plug-in. In ordine di volumi di venduto, Cina, Europa e Stati Uniti. (Fonte: Canalys, rapporto sul mercato globale dei veicoli elettrici)
La Cina è oggi il più grande mercato dell’automotive elettrico con 1,1 milioni di auto vendute nel primo semestre del 2021. Da Tesla fino a marchi per noi semi sconosciuti come Aion, BYD, Li Xiang, NIO e Xpeng, tutti stanno vendendo bene. Il modello più venduto è la piccola city car. La novità sta nel fatto che un colosso della tecnologia di consumo come Xiaomi ha deciso di investire sui veicoli elettrici mettendo sul piatto circa 10 miliardi di dollari. Segno che l’integrazione tra automotive, mobilità elettrica e digitale sarà sempre più totale.
Anche in Europa l’acquisto di veicoli elettrici viaggia forte. In alcuni paesi europei è elettrico una macchina nuova ogni quattro (in Norvegia oltre l’80% delle auto nuove sono elettriche). Le case produttrici stanno ampliando la propria gamma di veicoli elettrici, i consumatori hanno più scelta, i singoli paesi europei danno incentivi ai consumatori e studiano come limitare la vendita di veicoli con motore a combustione.
Fanalino di coda gli Stati Uniti, complice un mercato difficile e variegato e una scelta limitata di modelli. Stati Uniti che però vogliono recuperare il terreno perso. Di recente, il presidente Biden ha proposto un investimento di 174 miliardi di dollari in incentivi e infrastrutture di ricarica, per fare in modo che entro il 2030 una percentuale dal 40% al 50% delle vendite di auto nuove siano macchine elettriche.
MUSK SORRIDE MA ALTRI LO INCALZANO
Tesla resta leader mondiale con una quota di mercato pari al 15%. Benché superata in Europa, l’azienda di Elon Musk continua a dominare il mercato negli Stati Uniti e in Cina. Il Gruppo Volkswagen è al secondo posto con una quota di mercato del 13% ed è leader in Europa. Il problema, per Volkswagen come per altre case automobilistiche, è far fronte a un arretrato di ordini e lunghi tempi di consegna a causa della carenza di chip.
SGMW (combinazione di SAIC, GM e Wuling), ha una quota di mercato dell’11% grazie al successo dell’Hongguang Mini EV in Cina. Il Gruppo BMW è quarto con una quota di mercato del 6% nel primo semestre del 2021. BMW e Mini hanno recentemente lanciato diversi modelli elettrici, altri sono in arrivo nei prossimi mesi.
Anche Stellantis si attesta al 6% di quota di mercato, e buon successo sta avendo la Fiat 500 EV lanciata a inizio anno, mentre diversi veicoli elettrici dell’ex gruppo PSA sostengono i volumi di vendita.
ELETTRICO, TANTI PREGI E QUALCHE DUBBIO
A frenare il mercato dell’elettrico c’è la carenza di chip a livello globale. Sevel, società del gruppo Stellantis, si è vista costretta a fermare la produzione per alcuni giorni del Fiat Ducato, a Chieti. Analogamente Toyota e Volkswagen, con quest’ultima ha annunciato il taglio della produzione nel suo impianto di Wolfsburg. Le aziende Dell e Bosch, tra i principali fornitori a livello mondiale di parti per automobili, concordano nel dire la supply chain dell’industria automobilistica non è più all’altezza.
Ancora aperta la complessa questione delle batterie elettriche, un tema che va dalla produzione e dall’estrazione di metalli componenti, fino allo smaltimento e al riciclo delle batterie stesse. Un tema molto chiaro ai produttori come alla Commissione Europea che tanto sta spingendo il mercato dell’auto elettrica. In questo articolo la complessa questione anche tecnica sull’enorme mercato delle batterie elettriche.
AUTO ELETTRICA MADE IN EMILIA ROMAGNA
Sorgerà alle porte di Reggio Emilia la nuova azienda di produzione di auto elettriche di lusso, joint venture cinese americana. Un progetto di notevole rilevanza industriale e che impatterà fortemente sul territorio emiliano e nazionale, considerando l’entità dell’investimento e le aree di produzione. Presto per dire come e quanto influirà sul mercato italiano ed europeo dell’auto elettrica, ma certamente il segnale è forte e importante.
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